Mirella Orsi

La prima mappa dettagliata del fondale oceanico: Marie Tharp e la dorsale medio-atlantica

Anche se l’oceano rappresenta più del 70% del pianeta, fino all’inizio degli anni ’50, non si conosceva quasi nulla dei suoi fondali. Considerati luoghi quasi del tutto sconosciti e inaccessibili, sono diventati in quegli anni meno misteriosi grazie al contributo di Marie Tharp.

Geologa, oceanografa e cartografa Marie Tharp ha redatto, in collaborazione con Bruce Heezen, la prima mappa dettagliata del fondale dell’Oceano Atlantico identificando quella che conosciamo oggi come dorsale medio-atlantica. Prima a teorizzare la presenza di una rift valley (frattura tettonica) nella dorsale, le sue scoperte, sono stata determinanti per l’accettazione da parte della comunità scientifica della teoria della tettonica a placche.

Marie Tharp inizia a lavorare presso la Columbia University nel 1948, lì incontra Bruce Heezen con cui intraprende una proficua e duratura collaborazione. Mentre lo scienziato raccoglie i dati sul campo, la scienziata converte tridimensionalmente le informazioni lineari fornite dagli ecoscandagli delle navi. Da migliaia di dati provenienti da diverse spedizioni scientifiche realizza totalmente a mano delle mappe in cui è possibile vedere nel dettaglio il fondo dell’oceano. Grazie a misurazioni della Batimetria, la geologa, inoltre, identifica una zona sismologicamente attiva ed epicentro di molti terremoti, per la Tharp, questa rift valley è il prodotto dal movimento dalla crosta oceanica  spinto in direzioni opposte. Heezen però non è d’accordo e dato che, come la maggior parte della comunità scientifica, riteneva giusta la teoria dell’espansione della Terra, bolla questa scoperta come un frivolo “chiacchiericcio da donna” (Girl talk).

La Tharp però non si arrende e inizia a collezionare dati, quando ulteriori studi mostrarono che gli epicentri dei terremoti erano localizzati nella zona indicata dalla scienziata, Heezen si convince che la Tharp ha ragione. Tharp e Heezen pubblicarono la loro mappa del fondo del Nord Atlantico nel 1957 come supplemento allegato al numero di giugno del National Geographic. La mappa dei fondali dell’Oceano Atlantico, in cui per la prima volta è indicata la dorsale oceanica e la rift valley, contribuirà in maniera decisiva all’accettazione da parte della comunità scientifica della teoria della deriva dei continenti introdotta nel 1912 da Alfred Wegener e, per molti, rappresenta un punto di svolta della moderna geologia e oceanografia.

Oggi sappiamo che le dorsali oceaniche sono catene vulcaniche presenti sul fondo degli oceani risultato della divergenza tra due placche di crosta oceanica. Quella medio-atlantica, scoperta dalla Tharp, separa la placca americana da quelle eurasiatica ed africana ed è considerata la catena montuosa più lunga della terra.  Parlando del suo lavoro la Tharp ha detto: “Ho lavorato dietro le quinte per la maggior parte della mia carriera di scienziata, ma non ho assolutamente risentimenti. Pensavo di essere fortunata ad avere un lavoro così interessante. Scoprire che la rift valley e la dorsale oceanica si sviluppano per 40.000 miglia da una parte all’altra del mondo è stato qualcosa di importante. Una cosa che puoi fare una sola volta nella vita. Nessuno puoi scoprire qualcosa di più grande, almeno su questo pianeta.” Nel 1995, la scienziata ha donato la sua collezione di mappe e note alla Biblioteca del Congresso, ancora oggi, sono considerate un capolavoro di tecnica e precisione.